Si riporta il testo di una dichiarazione resa dal Segretario Federale dell’UCI, Avv. Massimiliano Albanese, in data 12 novembre 2024.

«Ho appreso, con non poco sgomento, del diffondersi di quelle che ritengo essere mere calunnie nei confronti dell’Accademia Mauriziana, un’associazione alla quale, com’è notorio, io stesso ho aderito in passato e con cui, peraltro, persiste in essere il protocollo di amicizia e collaborazione stipulato dall’UCI.

Sebbene abbia già da tempo cessato le mie funzioni in seno al direttivo di tale sodalizio e sia ormai completamente estraneo allo stesso – non solo sul piano della frequentazione ma soprattutto su quello ideale e, direi, spirituale – non posso né voglio esimermi dall’esprimere la mia solidarietà alle persone che lo animano, con sincera passione e spirito di servizio, alcune delle quali attinte senza colpa alcuna alle ignobili cronache in circolazione.

Sono certo che le fangose affermazioni dei blog  ‘Sassate’  e  ‘TopSecret’ , così come il loro eventuale esecrabile evolversi – anche in ragione del palese accenno, in calce agli articoli, ad un possibile seguito di ancor più eclatanti indiscrezioni – possano essere integralmente smentite da chi ne ha interesse e, anzi, mi auguro che i loro autori vengano prontamente perseguiti.

Nondimeno, devo mio malgrado prendere atto che la contingenza in cui si versa rende impossibile proseguire una serena collaborazione tra i vertici della predetta Accademia e l’Unione Consumatori Italiani.

Per il bene di quest’ultimo ente, nel mio ruolo di suo Segretario Federale – e, quindi, di suo vertice esecutivo – ritengo indispensabile attivare le procedure statutarie per l’indizione di un Congresso Federale straordinario, onde rivedere gli incarichi sociali, a partire dalla Presidenza amministrativa.

Quest’ultima funzione, evidentemente, non può più essere esercitata da chi in atto ne ha la carica, purtroppo attinto in queste ore ad inopportune attenzioni mediatiche di segno tutt’altro che positivo: per questa ragione, stamattina ho indirizzato a lui ed agli altri membri della sua giunta la richiesta di pronte dimissioni, ringraziando per il lavoro fin qui svolto.

Mi auguro che il buon senso prevalga e che la mia richiesta trovi immediato accoglimento. In mancanza, sarà il Congresso Federale a prendere le decisioni del caso, a norma dello Statuto dell’e.t.s. che mi onoro di rappresentare, il quale resta totalmente estraneo alle fosche vicende emerse.»